20 maggio 2008

Dopo la tempesta...ancora tempesta...

Anni vissuti per i mari, più o meno tranquilli o impetuosi o in burrasca oppure così piatti da confondersi con la linea dell'orizzonte.
I tuoi occhi hanno visto battaglie, sentito grida, accusato dolore intervallato a volte da gioia...i tuoi occhi hanno visto il brutto delle cose e lo hanno assimilato e hanno saputo sorseggiare il bello non avendo sempre tempo per poterne gustare appieno il nettare.
Tu hai continuato a remare o a nuotare, a respirare e a rischiare l'annegamento o l'asfissia ma, nonostante qualche volta tu abbia gettato l'ancora per volontà e bisogno, sei sempre riparita guardando all'indietro con timore reverenziale...quel tipo di timore che circola per il tuo corpo ma che sai che saprai tenerlo maggiormente sotto controllo da quando l'hai provato...un pò come quando conosci bene il tuo nemico, perchè magari hai già avuto modo di combatterci e sai che i colpi che potrò sferrare saranno colpi che d'ora in poi più di tanto non potranno scalfirti.
Ritiri l'ancora, a volte anche con fatica percè magari il fondale l'ha inglobata fermamente, spieghi le vele e se non c'è vento sai comunque di avere una forza in più, un motore potente che si è ricaricato stando fermo e che ora è pronto a sprigionare tutta la forza accumulata.
Se anche non c'è vento, non ti interessa quindi, perchè accenderai quella forza che ti porterà avanti o ti porterà indietro, in ogni caso da qualche parte saprà portarti.
Chiunque potrà essere d'accordo o in disaccordo con le manovre o le rotte che adotterai per raggiungere quel qualcosa che ti attira immensamente ma che ancora non sai riconoscere.
Spesso ti potrà anche accadere che siano addirittura quelli delle barche attraccate di fianco alla tua a spingerti contro gli scogli o a speronarti.
Poi un giorno il destino o il re del mare decide/decidono che verranno stravolte le acque dei mari, che creeranno del caos, che verranno mischiate le alte maree con le basse, le acque limpide con quelle torbide creando dei miscugli di situazioni che ti impediranno nel cammino e che riusciranno a ostacolarti e che a volte riuciranno a fermarti con ondate decisamente non alla tua portata che potranno ribaldarti la barca e farti perdere equilibrio...ti costerà tempo, tanto tempo per poter riparare tutto e ti costerà in energia, in forza di volontà che dovrai ritrovare per riuscire a risalire dalle onde, dalla tempesta o da quantaltro.
Quando le tempeste si susseguono in un ritmo incalzante e frenetico, senza avere il tempo di riparare il timone che già c'è un altro danno alla vela e subito dopo un fallo nella stiva etc etc...quando questo accade forse devi iniziare a capire che non riparerai mai la barca se pensi a sistemare tutti i danni insieme e che ti devi concentrare su quelli più gravosi che potrebbero realmente farti sprofondare o andare a picco...una volta annegata non ti trasformerai in sirena continuando a vivere tranquillamente come nelle favole, ma annegherai e di te e della tua barca non rimarranno altro che dei pezzi in fondo al mare.
Non diventerai cibo per i pesci ma solo se non lo vorrai con tutta la forza ceh ti ha sempre contraddistinto nonostante tutto e tutti.
Riprendi il controllo, ti prego...ciò che hai imbarcato non è acqua, sono lacrime..così tante e pesanti...smettila di piangere, di aggiungerne altre e poi ancora altre.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

intensa...non so cos'altro aggiungere...persia

Anonimo ha detto...

i sentimenti non cambiano, neanche in mezzo alle tempeste... solo che tu fai finta di non ricordarlo...

Anonimo ha detto...

..a volte è meglio non ricordarli perchè sono proprio i sentimenti che ti hanno schizzato altra acqua addosso...

Anonimo ha detto...

se non li ricordi non c'è altro da dire...

Anonimo ha detto...

grazie per il commento ...tvb persia