Ormai è quasi passato un anno da quel giorno, per l'esattezza sono 10 mesi e 24 giorni...se mi avessero arrestata per un piccolo furto il 17 agosto del 2007 a quest'ora sarei già uscita con la condizionale.
Se un reato però è stato commesso da due persone consenzienti e maggiorenni come mai deve pagare o comunque essere guardata come una delinquente solo una persona della coppia?
Poi, a distanza di così tanto tempo si cambia addirittura definizione a ciò che stato...mi ricordo perfettamente che solo a sentire nominare una determinata parola, si innervosivano i sensi tanto da creare una sorta di allergia all'attaccamento...invece ora viene definita tale!
Per fortuna poi non ho la pessima abitudine di usare violenza sulle persone al fine di costringerle ad andare contro la proprio volontà per sottostare alla mia...a volte quando leggo determinati scritti ho come la sensazione di avere abusato di qualcuno. Abusare di qualcuno vuol dire che due persone si trovano a pensarla allo stesso modo e decidono di mettere in atto una particolare situazione o vuol dire che una delle due la impone all'altra??
No perchè mi sembra che le persone fossero, maggiorenni, consenzienti e soprattutto era chiaro come stavano le cose, lo si era precisato dall'inizio.
A me è successa la stessa identica cosa almeno 5 volte ma in nessuno di questi casi la mia reazione è stata come quella che è stata.
Si dice spesso che l'importante è che le cose siano chiare, perchè quando non c'è la chiarezza è inevitabile l'incomprensione e la presa in giro...eppure, nonostante la chiarezza (sottolineata ed evidenziata da entrambe le parti) spesso si viene additate come persone scorrette che ci hanno giocato su.
Un "gioco" è fatto per due persone mettiamo, è evidente che una persona singola non potrà giocarci da sola perchè così dicono le regole del gioco precedentemente decise. Quindi, se la parti in gioco sono due e hanno pari diritti e pari doveri, come mai alla fine una riesce comunque a trovare qualcosa da ridire, qualcosa che va avanti per mesi anche magari.
Non ho imposto nulla, non è stata una scelta unilaterale, non ho abusato della volontà altrui, ha fatto comodo a me come all'altra parte allo stesso modo...perchè allora è successo di tutto dopo?
Che c'era sotto realmente? E' da mesi che mi sfugge questo particolare ma ho sempre tenuto per me il dubbio, però dopo l'ennesima volta che il discorso viene disotterrato a distanza di così tanto tempo mi chiedo...che bisogno c'è di recriminare ancora? Che bisogno c'è di parlarne ancora? Ho scontato la mia pena lunga ben 5/6 mesi, ora è troppo francamente e sono sufficientemente stufa.
Sono dell'opinione che è atto di codardia non fare le cose per paura di farsi del male poi..equivale a non vivere per quanto mi riguarda. Non ha senso pentirsi di ciò che si fa, dopo che si ha voluto farlo perchè evidentemente in quel momento era ciò che rispecchiava la propria volontà. E' ora che le responsabilità vengano divise tra le parti, la parola scusa è stata pronunciata mille volte, la felicità è arrivata comunque...che motivo c'è ora??
Nessuno può piangere tanto se prima non ha riso molto e io ho visto tantissime risate anche.
Sempre più semplice notare cosa ha sbagliato l'altro e non provare a pensare a ciò che di sbagliato abbiamo commesso in prima persona.
Sbagliare è crescere, riconoscere i propri errori vuol dire maturare. Fare finta di niente, rinfacciare anzichè risolvere e dimenticare sono solo sintomi di orgoglio ferito o di sentimento mancato.
Boba preferisce aver rimorso per una cosa fatta che il rimpianto di non averla fatta. In ogni caso per quanto mi riguarda non è previsto il pentirmi di avere fatto qualcosa.
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1 commento:
Brava Boba, questo post lo aspetto da 11 mesi..o come dici tu 10 mesi e 24 giorni...e finalmente è arrivato..
Sicuramente non sarà apprezzato da tutti, ma è giusto che si mettano i puntini sulle i visto che di fraintendimenti ce ne sono stati anche troppi; troppa sofferenza gratuita per le persone coinvolte direttamente e indirettamente... e sono state usate parole, con o senza virgolette, che sinceramente reputo abbastanza diverse dalla realtà dei fatti...
Dopo un anno non è possibile che ci si ritrovi ancora a dover parlare di un qualcosa che non c'è più, di un qualcosa che forse era diverso da quello che vedevano tutti...
Si dice... Vivi e lascia vivere... Si dice anche... che non esiste un futuro senza un passato... e se nel futuro si prospetta serenità, perchè reclamare il passato?
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