9 luglio 2008

Che fatica dirlo

Ci sono parole italiane che sono davvero di difficile pronuncia, alcune volte inizi a pensarle ma poi la parola si ferma prima di spiccare il volo dalle labbra...per esempio le parole: Scusa, ho sbagliato, è stato un mio errore, mi dispiace tanto etc etc.
Queste parole o queste forme verbali fra l'altro hanno molti sinonimi ma neanche questi riescono ad essere utlizzati a volte...qualsiasi parola o frase che abbia quel significato diventa improvvisamente impronunciabile.
ovviamente non sto parlando di persone affette da problemi linguistici o di parola o a persone affette da dislessia ma da persone che possiamo chiamare per esemplificare le Sig.re e i Sig. Orgoglio.
Il personaggio più famoso che li rappresenta è Fonzie di Happy Days...ve lo ricordate???
Quando sapeva di aver sbagliato o di dover chiedere scusa, si concentrava da morire per riuscire a dire la parola SCUSA ma gli uscivano sempre e comunque solo le prime due consonanti, ossia SC...poche volte abbiamo assistito al suono della parola intera da lui proferita.
A volte quelle parole non vogliono proprio uscire perchè sentiamo dentro una vocina che ci dice "ma cavoli perchè devo abbassarmi a chiedere scusa e dargliela vinta?" e avvertiamo quella sensazione di disagio al solo pensiero di rendere udibili qell'insieme di vocali e consonanti.
Bisognerebbe capire che non si tratta di utilizzare l'orgoglio in certi casi, ma di ammettere di aver commesso un errore piccolo o grande che sia e di aver arrecato all'altra persona del dolore o del fastidio o dell'irritazione che non avrebbero dovuto avvertire.
Però magari chiedono di parlarne e discutere per ovviare all'emisione di certe parole...il problema è se una eprsona ha davvero sbagliato perchè non deve ammetterlo? Non c'è nulla da parlare o chiarire in certe situazioni, c'è solo da ammettere un errore che in alcuni casi risolverebbe il problema già all'udire l'ultima lettera di quella parola.
E' più difficile la strada del parlare in questo caso e del chiarire, se l'errore è evidente non c'è niente di cui parlare, c'è solo da pronunciare la parola magica e tutto si risolve.
Sbagliare è umano e perseverare è diabolico, così si dice...ma di errori se ne fanno, è normale sbagliare quando si hanno rapporti con persone.
Nessuno è perfetto e di certo non lo diventerà ammettendo i propri sbagli ma di sicuro questo gli permetterà probabilmente in alcuni casi di salvarli quei rapporti.
Questa è la considerazione che ha partorito la mia mente malata stamattina in macchina mentre venivo in ufficio...un motorino maledetto taglia la strada a una macchina che è costretta a inchiodare per non ammazzarlo. Il macchinaro lo invia gentilmente ad andare a quel paese e il motorinaro lo insulta. Ma come??? Hai torto e lo insulti pure??? Dire "mi scusi, ha ragione" era decisamente troppo complicato...il risultato? Stava per scoppiare la rissa e il traffico si è fermato con la conseguente incavolatura di tutti gli altri macchinari in coda.
Bastava un semplice "scusa" e sarebbe finita lì in fondo.
Questo è solo un banale esempio, ma è applicabile in ogni cosa...tra amici (se lo sono davvero), tra parenti (serpenti?!), tra colleghi (concorrenti?!), tra fidanzati (non gliela darò mai vinta?!).
In ogni cosa e avolte per una parola non detta si rovinano dei rapporti belli magari...una parola può voler dire tante cose, ma tante cose non fanno per forza una parola.
Non giriamoci intorno, andiamo al punto che si risparmia molto più tempo e fatica.

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