18 settembre 2008

Sotto coperta

"Eri lì, nel tuo letto, ormai a notte fonda, immersa nelle coperte che ricoprivano anche la testa, nessuna parte del corpo era visibile...stavi lì sotto con l'ossigeno che diminuiva ad ogni respiro, sembrava quasi che ogni pensiero che tu formulassi riuscisse in qualche modo ad aumentare la sensazione di soffoco, come se ogni pensiero bruciasse più ossigeno di un respiro.
Nonostante questo rimanevi lì totalmente avvolta dalle coperte del tuo letto e ti sentivi protetta, capita, consolata e continuavi insistentemente a chiederti "perchè" là sotto senza aria ce ne era comunque di più che all'esterno senza costrizioni di spazi. La testa è in moto costante e rivivi con occhio ancora più attento e scrutatore situazioni che ti hanno portata a centellinare l'aria...le hai passate al controllo mille e mille volte ma continui a non trovare niente che tu non abbia già trovato. Come quando andavi a scuola e, nonostante tu avessi capito la spiegazione in classe, avevi il compito di risolvere un problema già risolto durante l'esercitazione in classe ma c'è quel passaggio che ti veva resa felice di averlo compreso che ora ti sembra il più difficile degli enigmi.
Tu lo senti, lo sai di saperlo, cavolo lo sai ma ora non riesci proprio a venirne a capo e più ti scervelli e più la soluzione si allontana, inquinata da nuovi ragionamenti se ne va sempre più lontana.
Per mesi hai permesso all'aria di inquinarsi e di ricevere sostanze tossiche esterne che non hanno fatto altro che aumentare la quantità di aria irrespirabile...in questa tua bolla che ti circonda hai sempre pensato a come evitare di fare entrare ciò che l'ha sporcata quando sarebbe stato più utile pensare ancora prima che entrasse a come farla uscire.
Ora realizzi che ciò che hai fatto non è servito a bloccare la sua entrata e non solo non ha diminuito l'anidride carbonica ma non sai più come farla uscire ora...perchè è troppa ormai, perchè piano piano è riuscita a debilitarti, perchè potevi prevedere il peggioramento e non l'hai fatto.
Qualsiasi cosa tu possa fare ora è in ogni caso un gesto estremo...la differenza è che se decidi di rimanere lì sotto e lasciare andare tutto non potrai mai sapere come sarebbe potuta andare ma se scegli di provare a venirne fuori non è detto che tu non riesca alla fine a scoprirti...ti sarei messa in gioco, ti sarei scoperta, sarai arrivata a mostrarti nuda alla vita e agli altri, sarai distrutta forse ma avrai imparato qualcosa e da quel momento in poi saprai che se vuoi, puoi. La volontà dà più energia di qualsiasi sostanza esistente e ti fa arrivare dove non avresti mai pensato di essere.
Scopriti, scendi dal letto, spalanca la finestra e impara come fossi un neonato che respirare è essenziale, non darlo per scontato."

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