14 marzo 2008

Vostra nipote

Ieri ti ho accompagnata a trovarlo...sei arrivata con la tua stampella, camminado pianino, con la giacca elegante, i capelli perfetti e anche un pochino truccata.
Ti ho aiutata a salire in macchina ma eri stranamente silenziosa, in realtà avevi paura che lui non ti avrebbe riconosciuta.
Siamo arrivate in stanza e lui era a letto, stanco dagli esami fatti in giornata e probabilmente sedato da gocce che lo tengono calmo...i suoi occhi continuavano ad aprirsi e chiudersi ma appena ho detto "hey Giannino, ciao, guarda un pò chi ti ho portato??!! C'è la tua Linetta" ha spalancato gli occhi e si è messo a piangere...tu ti sei avvicinata al letto, lui ha iniziato ad accarezzarti la faccia e tu a dargli un sacco di baci piccoli ma immensi.
Eravate emozionati e commossi...io non so davvero come sia riuscita a trattenere le lacrime ma l'ho fatto, sono stata davvero brava!! Anche se in realtà probabilmente i miei occhi era lucidi e non nascondevano alla perfezione la mia commozione.
Poi Gianni continuava ad addormentarsi ma dopo poco si svegliava per darti la mano...tu chiedevi alle infermiere se capita anche adesso che ti chiami di notte e loro te lo hanno confermato, eri felice di sapere che nonostante tutto, lui ti cerchi.
Poi c'è stato un altro attentato alle mie lacrime quando lui ti ha detto "vai pure a casa ora" e tu gli hai risposto "che ci vado a fare a casa che tu non ci sei?"...è stata la prova più dura per me questa frase.
Strano è vedere lui così fragile e indifeso quando fino a pochi anni fa era pronto a fare a botte con il mondo...si invecchia e ci si ammala, si ritorna bambini.
Io non vi ho mai visti così attaccati, non vi ho mai visti scambiarvi tenerezze o dirvi cose carine, ieri sera è stata la prima volta...quando ti ho riportata a casa e salutata promettendoti che sett prox ti avrei portata da lui nuovamente, sono salita in macchina e provavo sensazioni contrastanti fortissime.
Tantissima tristezza e rassegnazione si alternavano con la gioia prodotta dalla bellezza di vedervi così vicini come forse poche volte siete stati...proprio ora che siete lontani e separati, siete vicinissimi.
Dentro di me sento un fortissimo bisogno di proteggervi ed aiutarvi, per quanto possa farlo...ieri tutti ci chiedevano se io ero vostra nipote. Difficile spiegare alla gente che geneticamente non lo sono ma praticamente si...siete i miei nonni, io è così che vi vedo non mi interessa la genetica o il sangue.
Continuate a lottare!

1 commento:

Moni ha detto...

Ieri quando mi raccontavi ho cercato di trattenere le lacrime, ora mi sto asciugando con la manica della felpa e tiro su il naso come una bimba...
Ti voglio bene e sono orgogliosa di vedere una Boba che lotta per far felice chi le sta a cuore!!!