La malattia o morbo di Alzheimer è oggi definito come quel «processo degenerativo che distrugge progressivamente le cellule cerebrali, rendendo a poco a poco l'individuo che ne è affetto incapace di una vita normale». In Italia ne soffrono circa 800 mila persone, nel mondo 26,6 milioni.
Le persone affette iniziano con deficit di memoria quotidiana, dimenticandosi piccole cose, poi mano a mano il deficit aumenta e la perdita della memoria arriva a colpire anche la memoria episodica retrograda. Una persona colpita dal morbo può vivere anche una decina di anni dopo la diagnosi conclamata di malattia.
Col progredire della malattia le persone non solo presentano deficit di memoria, ma risultano deficitarie nelle funzioni strumentali mediate dalla corteccia associativa e possono pertanto presentare afasia, aprassia, fino a presentare disturbi neurologici e poi internistici. Pertanto i pazienti necessitano di continua assistenza personale.
La malattia è dovuta a una diffusa distruzione di neuroni, causata principalmente dalla betamiloide, una proteina che depositandosi tra i neuroni agisce come una sorta di collante, inglobando placche e grovigli "neurofibrillari". La malattia è accompagnata da una forte diminuzione di acetilcolina nel cervello, sostanza fondamentale per la memoria ma anche per le altre facoltà intellettive. La conseguenza di queste modificazioni cerebrali è l'impossibilità per il neurone di trasmettere gli impulsi nervosi e quindi la morte."

Il cervello sano è quello di dx mentre quello colpito da Alzheimer è quello di sx.
Ecco Gianni, questa è la malattia di cui soffri da 2 anni e che ieri ti ha portato ad essere ricoverato in un posto dove si prenderanno cura di te.
La Lina ormai non era più in grado di starti dietro, un pò per tutti i suoi malanni, un pò eprchè anche lei farà presto gli 89 anni e un pò perchè ormi non le davi mai tregua impedendole di dormire anche di notte.
Credo ceh questa sia una delle malattie più brutte che si possano avere, non solo perchè porta alla morte ma anche perchè ti toglie la dignità del pensiero e del ricordo, riducendoti una persona senza memoria del passato e del presente, ti fa diventare incapace di intendere, cattivo, insofferente e non ci si può fare niente.
Dopo 70 anni passati insieme, l'uno di fianco all'altra, credo sia veramente troppo difficile stare separati, dormire separati, mangiare separati e pensare separati ma ora lo dovete fare, siete costretti a farlo.
Oggi sentirti Linetta è stato triste, perchè triste era la tua voce mentre mi parlavi del ricovero di Gianni.
Avresti fatto di tutto pur di non arrivare a prendere questa decisione, lo so, ma il tuo corpo e la tua mente non erano più in grado si sopportare questo impegno.
Io stasera verrò da te, prima del corso, e verrò da te per cercare di darti un pò di forza anche se tu ne hai da vendere ancora...se non riuscirò a darti forza, sicuramente ti darò mille coccole perchè non posso fare a meno di amarti e sentire e vedere il tuo dolore.
Ancora una volta sono con voi o forse è meglio dire, sono con te a casa e con lui al ricovero ma ci sono.
2 commenti:
Arrivi ad un età in cui non puoi fare a meno di soccombere ai mali della vecchiaia.
E' bello, cmq, vedere quanta forza c'è in Lina e quanto amore c'è tra lei e Gianni. Un amore che, di certo, nessuna malattia potrà oscurare.
Non si può impedire alle malattie di colpire le persone che amiamo. Purtroppo non ci possiamo fare niente, o meglio, l'unica cosa che possiamo fare è essere presenti! Il bene che vuoi a loro ti aiuterà a dare forza a Lina, ma anche a Gianni quando nei momenti lucidi dovrà affrontare la realtà di quel posto.
Il bene che ti voglio io invece aiuterà te ad essere forte...insieme all'affetto di tutte le persone che ti stanno intorno.
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